Una versione “cartoonistica” dell’Alfa.
Una versione “cartoonistica” dell’Alfa.
Un paio di disegnuzzi che non esiterei a definire “preistorici” giacché dàtano agli edonista-reaganiani anni ’80, periodo plasticoso di paninari e timberminkiate…
Eseguiti con uno spompatissimo tratto-pen rosso sui tavolacci della birreria “Panteca” nei dintorni di Piazza Principe a Genova, codesti pregevoli lavori si ispirano alla canzone “Samarcanda” di Vecchioni e alla mito-estetica del Punk.
Da notare la firmetta-sigla “A.I.” id est “Anonimo Indonesiano” che fu – prima di “Moise” il mio sciaguratissimo “Nom de plume”
Qualora il Louvre, il MoMA o il British Museum fossero interessati agli originali, li dò via per poco!
Un piccolo esempio di “rebus a fumetti” (con soluzione!)
Testo del brano riportato nel disegno (a sua volta ricopiato dal settimo Manoscritto Pnakotico di Von Juntz):
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Astaràth kabòrgh
Zàmpefost gnàppa
Kakazùm setòrgh
WàppaKàppaMàppa
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Rapàtòfh Yòth
Wujòn bùrgh
Karaka Patàrgh
Ja Yog-Sothoth
——-
Ulla gurka nìàh
Wakka Manaàth
ShojiMoto Straàh
Ja Shub-Niggurath!
– A. Alhrazed