La bella e la bestia (La belle et la bête), è una famosa fiaba europea, prima ancora di diventare un film d’animazione Disney, che tutti conosciamo, o più recentemente un film sempre targato Disney, con Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans e tanti altri attori di fama mondiale.
Nel tempo, questa fiaba si è diffusa in diverse varianti, le cui origini comuni, potrebbero riportare alla storia di uno scrittore, sacerdote e filosofo di nome Lucio Apuleio. La storia dal titolo Amore e Psiche, sembra essere apparsa per la prima volta nel romanzo “Le metamorfosi” (o Asino d’oro).
La prima versione del racconto come lo conosciamo oggi, fu quella di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata pare nel 1740 in “La jeune américaine, et les contes marins”. Altre fonti ritengono che il racconto originale potrebbe essere stato ispirato da una storia vera avvenuta sulle sponde del Lago di Bolsena, racconto attribuito a Giovanni Francesco Straparola 1550, pubblicato nel suo libro di racconti “Le piacevoli notti”, che sarebbe quindi la prima versione scritta della fiaba.
Molti sostengono che la storia della bella e la bestia, potrebbe essere stata ispirata dalla storia vera di Petrus Gonsalvus, nato nel XVI secolo in Spagna, sull’isola di Tenerife e poi approdato a Parigi, alla corte del re Enrico II di Francia. Sotto la protezione del re sposò una bella donna parigina di nome Caterina. Petrus soffriva di una malattia che provocava la crescita di una grande quantità di peli sul viso ed in altre parti del corpo.
La versione più popolare, quella sulla base della quale sono stati creati il film d’animazione del 1991, ed il più recente film del 2017, sembra essere una rivisitazione dell’opera di Madame Gabrielle de Villeneuve, pubblicata nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont nel “Magasin des enfants”. Jeanne-Marie tagliò molte scene rispetto all’originale.
La scrittura educativa francese sulla quale si basava Jeanne-Marie, consisteva nell’elaborare storie quotidiane, sviluppandole sulle emozioni umane, eliminando la violenza. Questi racconti erano caratterizzati da uno stile chiaro, diretto e semplice. Jeanne-Marie come Perrault, Madame d’Aulnoy, Madame Gabrielle de Villeneuve, erano intellettuali e narratori di storie educative e morali, scritte in ambito aristocratico, elevato intellettualmente e moralmente.
Numerosi sono gli adattamenti della fiaba in tutta Europa, si contano circa 179 racconti in diversi paesi con un tema simile, riconducibili quindi alla fiaba:
-Madame d’Aulnoy propose una variante storia, ne “Le Mouton”.
-Charles Perrault rese famosa la storia nella raccolta “Contes de ma mère l’oye” (i racconti di mamma Oca) datata 1697.
-Giambattista Basile nel Pentamerone, riprese il soggetto prima di Perrault.
-in Francia, nel 1771 viene creata la versione lirica de La bella e la bestia, dal titolo Zémire et Azor.
-nel 1742, nacque un’opera drammatica Amour pour amour di Nivelle de la Chaussée.
Questa bellissima fiaba può essere interpretata in diversi modi, si ritiene simboleggi il ritrovamento dell’unione e dell’armonia, tra un uomo che di umano ha ben poco ed una donna che non rispecchia lo stereotipo di donna dell’epoca. Alcuni ritengono simboleggi il raggiungimento dell’età adulta da parte della ragazza. Altri ritengono che nella fiaba si faccia riferimento ai matrimoni combinati, che erano usanza dell’epoca, sottolineando il fatto, che la donna, può trovare il buono che si nasconde dietro l’apparenza, oppure può con il suo amore, rendere migliore l’uomo. Allo stesso modo, l’uomo può imparare a controllare la bestia che è in lui.
È facile cogliere diversi tipi di messaggi ed insegnamenti da questa fiaba, ognuno, dal proprio punto di vista può dare una diversa interpretazione.
Di certo la fiaba ruota attorno all’idea che, per salvarsi, la Bestia debba riuscire a farsi volere bene, mettendo da parte avarizia, invidia e superbia, che la contraddistinguono, ma allo stesso tempo deve imparare ad amare e rispettare l’altra persona, condizioni senza le quali ottenere affetto risulterebbe molto difficile, per non dire impossibile. Bella invece deve riuscire a riconoscere la bellezza anche quando risulta nascosta ed avere il coraggio di guardare oltre le apparenze.