Le Avventure di Pinocchio, storia di un burattino, è un classico della letteratura per ragazzi, un romanzo scritto da Carlo Lorenzini detto Collodi a Firenze nel 1881.
Il romanzo ha come protagonista Pinocchio, un burattino umanizzato con corpo di legno dotato di articolazioni e mosso da fili, veniva chiamato così, pur essendo più simile ad una marionetta perchè all’epoca il termine burattino significava fantoccio mosso dai fili, mentre il termine marionetta era di scarso uso popolare.
Pinocchio ha la tendenza a nascondersi dietro menzogne e gli cresce il naso ad ogni bugia che dice. Le sue avventure lo hanno reso protagonista anche nel mondo del cinema e dei fumetti. Sul suo personaggio sono stati realizzati album musicali e allestimenti teatrali sotto forma di musical.
I primi otto episodi delle aventure di Pinocchio vennero pubblicati a puntate, senza dargli troppo credito, sulla prima annata di un Giornale per bambini periodico settimanale, allegato al quotidiano Il Fanfulla, 1881.
Il titolo della fiaba era “La storia di un burattino”.
La prima puntata apparve sul numero del 7 luglio.
L’intenzione di Collodi era quella di concludere il racconto, infatti nell’ottava puntata si legge: Continuazione e fine.
In seguito però, alle proteste dei lettori, il giornale convinse Collodi a continuare la storia. Per giungere alla conclusione ed al finale che conosciamo, servirono altri due anni di lavoro.
Dalla seconda annata di pubblicazione, la favola prese il titolo “Le avventure di Pinocchio”.
La prima edizione in volume venne pubblicata nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti.
È difficile calcolare il numero di copie vendute in Italia e nel mondo, soprattutto dalla caduta dei diritti d’autore 1940, da quel momento, chiunque era libero di riprodurre liberamente l’opera. Una ricerca degli anni settanta riportava 220 traduzioni in altrettante lingue, all’epoca, si trattava del libro più tradotto e venduto nella storia della letteratura italiana. Una ricerca della fine degli anni novanta, fornita dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi e basata su fonti UNESCO, parla di oltre 240 traduzioni.