“Tra i fiori, il ciliegio; tra gli uomini, il samurai.”
(proverbio giapponese)

Samurai Sword è un gioco di carte ambientato nel Giappone feudale creato da Emiliano Sciarra, l’autore di BANG!, ed edito dalla daVinci Editrice nel 2012. Il gioco fa parte della linea editoriale Bang! Game System.

I giocatori si troveranno a vestire i panni di Samurai, Shogun, Ninja e Rōnin, in lotta tra loro a colpi di arma bianca. Le regole e lo svolgimento del gioco sono simili a quelle di Bang!, ma non identiche, Samurai Sword si differenzia in diversi punti rispetto al suo predecessore Bang. Leggi l’articolo sull’argomento.

La differenza più importante è forse il fatto che Samurai Sword non prevede l’eliminazione dei giocatori, bensì utilizza un sistema di punteggio basato su “punti onore”.
Come accadeva per Bang, all’inizio del gioco ad ogni giocatore vengono assegnate una carta ruolo e una carta personaggio.
Come in Bang, l’unico a rivelare il proprio ruolo era lo Sceriffo, per questo gioco l’unico che deve scoprire la sua identià fin dall’inizio è lo Shogun.
In modo simile a Bang, i ruoli dei giocatori si dividono in:
Shogun e Samurai, alleati, come Sceriffo e Vice-Sceriffo
Ninja, alleati tra loro come accadeva con i Fuorilegge,
Rōnin, che fa squadra da solo (tranne nella versione a 8 giocatori) ricorda il Rinnegato.

Ogni giocatore riceve un numero di punti resistenza a seconda del personaggio. Il giocatore che durante il gioco si trova senza punti resistenza diventa “indifeso” e non può essere attaccato fino al suo prossimo turno, all’inizio del quale recupera i punti. Un giocatore è definito “indifeso” anche se non ha più carte giocabili in mano.

Ogni volta che il mazzo delle carte termina, vengono mischiate e riutilizzate le carte scartate, ma tutti i giocatori perdono un punto onore. Quando un giocatore perde il suo ultimo punto onore, la partita termina e si calcolano i punti di ogni fazione, per scoprire i vincitori. Vince la squadra che ha ottunuto più punti.

ESPANSIONI
-Rising Sun
Introduce nuovi personaggi, nuove carte da giocare, una nuova regola legata ai punti resistenza ed un secondo Rōnin che porta il numero totale di giocatori ad un massimo di otto.

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